Chi Siamo - UNICEF
75 anni
Una lunga e straordinaria avventura
Al termine della Seconda guerra mondiale, milioni di bambini europei soffrivano per la mancanza di latte, alimenti, medicine, coperte, scarpe e in molti casi anche di un tetto. Erano tempi in cui le lacerazioni del conflitto, appena concluso, imponevano la necessità di un grande lavoro di ricostruzione che aprisse un capitolo nuovo nella collaborazione tra i popoli e rinnovasse la speranza di vasti orizzonti di pace.
A tale scopo, l'11 dicembre 1946, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite diede vita all’UNICEF (United Nations International Emergency Children’s Fund), il Fondo Internazionale di Emergenza delle Nazioni Unite per l’Infanzia, che più tardi divenne semplicemente Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia.
La sua missione era aiutare e sostenere tutti le bambine e i bambini stremati dalla guerra, sia nei paesi vinti sia in quelli vincitori senza alcuna considerazione di carattere politico, religioso o di altro genere. Solo qualche anno più tardi, nel 1953, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite votò all’unanimità la decisione di rendere l’UNICEF una struttura permanente delle Nazioni Unite estendendo il suo mandato in tutto il mondo. Le parole Internazionale ed Emergenza furono cancellate.
La speranza di un mondo che si prendesse cura di tutti i suoi bambini, senza confini geografici e temporali, era diventata una realtà.
Un instancabile lavoro
Dopo 75 anni, la missione e i valori dell’UNICEF sono sempre più saldi, mentre il mondo sta affrontando nuove sfide: una pandemia che continua a colpire e ad avere conseguenze pesantissime per i bambini e gli adolescenti. In questo panorama, l’UNICEF lavora quotidianamente in oltre 190 paesi del mondo, inclusa l’Italia per tutelare i diritti dei più indifesi, le bambine e i bambini.
Italia, 1945: una donna con la pettorina dell’UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) aiuta un bambino a mangiare, fra i tanti seduti nella lunga tavolata allestita all'aperto presso la Scuola Comensoli di Pietralata, a Roma.
Una tazza di UNICEF, per favore!
Alla fine degli anni Quaranta cominciarono ad arrivare i primi carichi di latte in polvere perché inviare il latte fresco oltreoceano era troppo costoso, considerando la difficoltà a disporre di attrezzature per la refrigerazione. L’UNICEF divenne il "benefico lattaio" dei bambini d’Europa. Si racconta addirittura che i bambini chiedessero una tazza di UNICEF credendo che l'acronimo fosse un sinonimo di latte!
La nascita dell'ICEF
Nel corso dell’ultima assemblea dell’UNRRA, l’Amministrazione delle Nazioni Unite per il Soccorso e la Ricostruzione - che dal 1943 al 1946 aveva portato gli aiuti all’Europa in guerra - furono avanzate proposte per costituire un’agenzia permanente che proseguisse il lavoro fin lì fatto. Le risorse rimanenti dell’UNRRA sarebbero state destinate ai bambini, tramite un fondo di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite, l’ICEF.
Nell'Italia del dopoguerra, i tassi di analfabetismo erano paragonabili a quelli di oggi in alcuni paesi in via di sviluppo. Oltre a combattere la fame e la povertà era necessario combattere le diseguaglianze con investimenti a lungo termine come l’istruzione, il miglior investimento per ricostruire la propria vita e quella delle generazioni future.
Nasce il Comitato Italiano per l'UNICEF
Uno degli aspetti che fanno dell’UNICEF un’organizzazione unica nel suo genere all’interno del sistema delle Nazioni Unite è la sua rete di Comitati nazionali, che hanno da oltre 70 anni strenuamente sostenuto e promosso l’attività dell’organizzazione volta a migliorare la vita dei bambini. Il primo è stato il Comitato Statunitense, istituito nel 1947.
Nel 1974 nasce il Comitato Italiano per l'UNICEF che opera ancora oggi sulla base di un Accordo di Cooperazione con l'UNICEF Internazionale. Come tutti i Comitati Nazionali che hanno sede nei paesi donatori, prevalentemente in Europa, anche il Comitato Italiano ha un duplice compito: raccogliere fondi per sostenere i programmi UNICEF nei paesi in via di sviluppo e informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, attraverso un costante lavoro di advocacy, sui diritti e i bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza a livello globale.
Sono ancora nel cuore della missione del Comitato le parole rilanciate nel 1979, in occasione della celebrazione in Italia dell’’Anno Internazionale del Bambino, da Arnoldo Farina, uno dei padri fondatori “ Ogni volta che l’UNICEF contribuisce, anche modestamente, a dare ai bambini di oggi la possibilità di diventare cittadini utili e più felici, non v’è dubbio che esso contribuisce a rimuovere qualche seme della tensione mondiale e dei conflitti futuri”. Noi ancora oggi, lavoriamo anche per questo.
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